martedì 11 ottobre 2011

Mercantile sequestrato in Somalia. Blitz a bordo: l'equipaggio è libero FINALMENTE

Arrestati i pirati somali. L'operazione delle forze speciali britanniche. Il cargo sequestrato lunedì all'alba.

LIVORNO - La nave italiana Montecristo, sequestrata lunedì mattina dai pirati, è stata liberata grazie ad un blitz delle forze speciali inglesi concordato tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il suo collega britannico Liam Fox: i pirati si sono arresi. Il blitz è scattato nell'ambito della missione Nato Ocean Shield, attualmente comandata da una ammiraglio italiano, Gualtiero Mattesi che è imbarcato sul modernissimo cacciatorpediniere Andrea Doria. L'elicottero dell'Andrea Doria in perlustrazione sulla Somalia l'8 di settembre è stato bersagliato da colpi di razzo, ha dovuto fare un atterraggio sulla nave stessa e così si è salvato.

LA FARNESINA - Grazie all'intervento congiunto di due unità della Marina Militare degli Stati Uniti e del Regno Unito, che hanno operato sotto la direzione dell' Ammiraglio italiano Gualtiero Mattesi - in qualità di Comandante della Task Force dell'Operazione NATO Ocean Shield che svolge attività di contrasto alla pirateria nel bacino somalo - gli undici pirati che hanno sequestrato la Motonave italiana Montecristo si sono arresi e sono stati tratti in stato di detenzione. Lo rende noto un comunicato della Farnesina, nel quale si esprime «viva soddisfazione» per la conclusione della vicenda. E' dunque libero e salvo - prosegue la nota - l'equipaggio che, rifugiatosi nella zona blindata della Motonave, è comunque riuscito, nonostante le drammatiche circostanze, a dirigere la nave nei pressi dell' International Traffic Recognized Corridor. Il Ministero degli Affari Esteri, che, attraverso l'Unita' di Crisi, sin dai primi momenti ha seguito con massima attenzione la vicenda, in costante raccordo con il Comando Operativo Interforze del Ministero della Difesa, e in continuo e costruttivo contatto con la societa' armatrice - conclude la nota - esprime il suo forte apprezzamento per l' efficace collaborazione fra tutti gli attori istituzionali che ha consentito lo svolgimento della brillante operazione odierna.

IL BLITZ - La decisione del blitz è stata presa dopo un colloquio tra i ministri La Russa e Fox, durante il quale sono stati esaminati in primo luogo i possibili rischi per l'equipaggio: rischi contenuti, visto che i civili erano asserragliati all'interno della ''cittadella'', una zona fortificata all'interno della nave, e non erano in contatto con i pirati. La nave britannica era non solo quella più vicina al mercantile Montecristo, ma anche la più adatta al blitz, visto che ha a bordo elicotteri e assetti di forze speciali. Nei pressi si trovava anche una nave americana, sempre del dispositivo antipirateria della Nato, mentre la nave militare italiana più vicina era a circa un giorno di navigazione. I membri dell'equipaggio stanno bene: lo hanno fatto sapere loro stessi con una scritta su un lenzuolo e un messaggio in una bottiglia, che è stato recuperato da una delle unità che stanno monitorando la situazione.



IL MINISTRO LA RUSSA - In mattinata, il ministro La Russa, a margine della firma di un accordo con Confitarma, proprio in chiave antipirateria, firmato al ministero della Difesa aveva detto: «I marinai sono incolumi e non corrono al momento particolari rischi. Si sta vagliando ogni soluzione e che si avranno evoluzioni nelle prossime ore. Tutti i marinai, comunque - ha aggiunto -, stanno bene e non sono sottoposti a nessun tipo di vessazione o controllo. Comunque - ha concluso - la situazione resta un po' delicata». La Montecristo è stata assaltata da un barchino con a bordo 5 pirati poco più di 24 ore fa, alle 6.45 di lunedì.

L'ACCORDO - Dieci nuclei della Marina Militare, ciascuno composto da sei unità, sono pronti per essere imbarcati sui mercantili delle navi italiane in transito nei mari a rischio pirateria. È quanto il protocollo d'intesa firmato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dalla Confitarma, la quale pagherà il servizio. L'accordo «che sara' operativo al più presto», ha assicurato il ministro La Russa, attua un decreto del 1 settembre 2011 del governo che individua le zone a rischio pirateria. «I dieci nuclei composti da sei uomini ciascuno - ha spiegato sempre La Russa - saranno impiegati nelle zone a rischio per la difesa del contrasto di atti di pirateria o di danneggiamento di navi italiane che richiedono questo tipo di intervento. Confitarma - ha poi spiegato il ministro - rimborserà le spese di intervento militare mentre gli uomini impegnati non saranno sottoposti ad una linea gerarchica civile ma a quella militare». L'accordo prevede, e' stato spiegato, anche l'utilizzo di alcuni ''contractors'' privati, una formula simile a quella delle guardie giurate di vigilanza a luoghi economicamente rilevanti.

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